Notizie in pillole a cura del Centro Studi ANC Salerno.
In primo piano
Misteri del fisco telematico. Adempimenti legati alle richieste di rimborso IVA 2019.
Sempre meno comprensibili le richieste del Fisco, che di frequente vengono percepite semplicemente come ulteriori ostacoli per ritardare le giuste istanze presentate dai Contribuenti, minando alla base la credibilità dell’intero sistema fiscale. L’Agenzia delle Entrate, infatti, sta chiedendo ai soggetti che hanno presentato richiesta di rimborso IVA, per l’anno di imposta 2019, anche la copia di cortesia delle fatture di acquisto e vendite del 2019, che, com’è noto, sono già a disposizione dell’amministrazione finanziaria, essendo elettroniche.
Oltre ciò, l’Agenzia delle Entrate richiede il test di operatività di cui all’articolo 30, comma 1, della Legge 724/1994 anche ai titolari di partita IVA che non possono palesemente essere considerati non operativi proprio alla luce dei dati che già l’amministrazione finanziaria ha già in suo possesso.
Bilanci 2019. Assirevi pubblica le liste di controllo per i revisori .
Nella sezione "Checklist" del sito web di Assirevi sono state pubblicate le liste di controllo dei principi di redazione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato 2019.
Le liste di controllo pubblicate dall’Associazione italiana revisori contabili devono essere intese come linee guida che il revisore deve adattare alla particolarità dell'impresa in cui sta svolgendo il proprio incarico, tenendo conto delle dimensioni aziendali, della natura dell'attività e delle particolarità normative e regolamentari.
Per tale ragione, nelle stesse premesse si evidenzia che si tratta di linee guida di carattere generale che non sempre includono tutti gli aspetti più importanti del lavoro del revisore così, come allo stesso tempo, potrebbero contenere anche aspetti non attinenti alle singole fattispecie.
Si tratta, comunque, di un valido strumento di sintesi non solo per i revisori, ma anche per tutti coloro che hanno a che fare con la redazione del bilancio, dal momento che queste liste di controllo agevolano l’analisi della conformità dell’informativa di bilancio con le norme ed i principi contabili e, in alcuni casi, l’analisi della corretta applicazione dei criteri e metodi di valutazione delle voci di bilancio. I documenti pubblicati in data 12 febbraio 2020 sono scaricabili gratuitamente dall’apposita sezione “Checklist” del sito di Assirevi e sono redatti in formato word non modificabile con caselle preimpostate dove è possibile apporre la spunta.
Gli operatori interessati possono anche compilare le liste di controllo digitalmente e stamparle in base alle specifiche necessità.
Le check list, inoltre, sono suddivise in sezioni che corrispondono alle diverse aree di indagine sulla corretta applicazione dei principi di redazione del bilancio, oltre che in base alle voci e informative di bilancio e ad alcuni aspetti particolari.
Ad ogni check list sono poi corredati la norma di legge e il principio contabile di riferimento.
Nello specifico, la “Lista di controllo dei principi di redazione del bilancio d’esercizio” comprende i riferimenti legislativi e interpretativi per la redazione del bilancio d’esercizio delle società di capitali che redigono i bilanci in base alle disposizioni del codice civile.
Accesso ai servizi online del Ministero del Lavoro esclusivamente tramite SPID.
Con Notizia pubblicata sul proprio sito istituzionale in data 7 febbraio 2020, il Ministero del Lavoro ha comunicato che, dal 13 marzo 2020, l’accesso a tutti i suoi servizi online sarà possibile unicamente mediante SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
A partire da tale data, quindi, non sarà più consentito utilizzare le credenziali del portale Clic lavoro.
Focus tributario
Nulle le iscrizioni a ruolo se non supportate dalla validità dell’atto presupposto.
In tema di riscossione, l'iscrizione a ruolo e la cartella di pagamento divengono illegittime a seguito della sentenza che, accogliendo il ricorso proposto dal contribuente, annulla l'atto impositivo presupposto, e, secondo la sentenza n. 33318/2019 della Cassazione civile, ciò in quanto la relativa pronuncia fa venir meno il titolo sul quale si fonda la pretesa tributaria, privandola del supporto dell'atto amministrativo che la legittima ed escludendo quindi che essa possa formare ulteriormente oggetto di alcuna forma di riscossione provvisoria. Cassazione civile, Sez. V, sentenza 17 dicembre 2019, n. 33318
Notifica cartella nulla senza allegazione avviso ricevimento raccomandata informativa.
La Corte Costituzionale, con sentenza 346 del 23 settembre 1998, ha stabilito che, per le ipotesi di notificazione eseguita personalmente dall’Ufficiale giudiziario, l’art. 140 cpc impone a quest’ultimo di dare comunicazione al destinatario, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, del compimento delle formalità indicate, ossia del deposito dell’atto nella casa comunale e affissione dell’avviso di deposito alla porta dell’abitazione, dell’azienda o dell’ufficio. E ciò allo scopo di garantire che il notificatario abbia una effettiva possibilità di conoscenza dell’avvenuto deposito dell’atto, ritenendosi evidentemente insufficiente l’affissione del relativo avviso alla porta di ingresso o la sua immissione nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione, dell’azienda o dell’ufficio ed individuandosi nella successiva comunicazione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento lo strumento idoneo a realizzare compiutamente lo scopo perseguito.
Osserva la Corte che: “se rientra nella discrezionalità del legislatore la conformazione degli istituti processuali e, quindi, la disciplina delle notificazioni, un limite inderogabile di tale discrezionalità è rappresentato dal diritto di difesa del notificatario. Deve pertanto escludersi che la diversità di disciplina tra le notificazioni a mezzo posta e quelle personalmente eseguite dall’ufficiale giudiziario possa comportare una menomazione delle garanzie del destinatario delle prime.
Pertanto, nel procedimento di cui si discute, essendo in contestazione il rituale adempimento delle formalità previste dall’art. 140 cpc, occorre la prova dell’inoltro dell’avviso di ricevimento, mentre non è sufficiente la prova della spedizione della raccomandata, e tale prova può essere data solo con la sua allegazione.
Orbene, parte ricorrente si duole anche del fatto che i giudici di appello avrebbero omesso di valutare che nella produzione documentale di controparte non erano presenti tutti gli avvisi di ricevimento delle raccomandate spedite. Invero, i giudici di appello, con riferimento a tutte le cartelle notificate a mezzo di messo notificatore, danno atto in motivazione che è stato inviato avviso con raccomandata a/r., indicando la relativa data di spedizione, ma nulla precisano sulla produzione in giudizio dell’avviso di ricevimento. Ne consegue che le dedotte censure meritano accoglimento. Cassazione civile ordinanza n. 8619 del 28/03/2019.
Focus societario
Amministratore: l'incarico può essere dato ad una società.
Sulla base di interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali, oramai è pacifico che una società possa essere amministrata da un’altra società. La società che amministra deve:
1. nominare un proprio amministratore
2. fornirgli apposita delega.
E’ stato chiarito in un interpello della DRE Lombardia che il compenso che la società che amministra riceve, deve andare per competenza. I compensi ricevuti dalla società amministrante, deductis impensis per l’amministrazione, devono essere poi corrisposti all’amministratore delegato dalla società mandataria.
Tale ultima corresponsione è ovviamente regolata dal principio di cassa allargata o di cassa se l’amministrazione è svolta da soggetti che esercitano attività di lavoro autonomo (tipico esempio, i commercialisti). Nell’interpello della DRE viene chiarito che in questo caso non vi è interposizione fittizia ex art 37, comma 3 del DPR 600/73. Le società che hanno come oggetto proprio dell’attività l’amministrazione di società terze, ovviamente seguendo lo schema negoziale esaminato dalla DRE Lombardia, dovrebbero anche esse essere escluse dall’interposizione fittizia. La tassazione finale resta quindi in capo all’amministratore delegato che amministra per conto della mandataria la mandante. Nessuna elusione del principio di cassa degli amministratori viene attuata in quanto i compensi, deductis impensis, sono tassati in capo alle persone fisiche per cassa allargata.
Focus Enti Locali
Nuovo algoritmo per i Revisori.
Nuovo algoritmo per l’estrazione a sorte dei revisori dei conti degli enti locali. Con decreto direttoriale del 4 febbraio 2020, il Ministero dell’Interno introduce dei correttivi che, non andando a ledere le aspettative dei sorteggiati, offrono ai non sorteggiati delle maggiori possibilità tramite l’inserimento di opportune pesature.
Finora, infatti, il meccanismo si è basato sulla pura “casualità”, senza tenere quindi conto di un’equa distribuzione delle cariche di revisore ovvero dell’esito dei precedenti sorteggi.
Il decreto, invece, introduce dei criteri di premialità legati ai sorteggi effettuati: chi non è mai stato sorteggiato dovrebbe avere maggiori chances. Ai revisori iscritti da almeno un periodo precedente all’attuale sono assegnate due premialità se non sono mai risultati ne’ vincitori ne’ riserve in tutti i sorteggi validi, una premialità se non sono risultati mai vincitori in tutti i sorteggi validi. Inoltre, a questi soggetti sono attribuite ulteriori premialità da 1 ad n, a seconda del numero di anni di iscrizione effettiva all’elenco revisori per tutti i periodi antecedenti a quello corrente. A tutti gli altri revisori, iscritti unicamente nel corrente periodo o che siano già risultati vincitori, non sono attribuite premialità. Ovviamente, tale sistema si traduce in un incremento della possibilità di essere estratto al crescere delle premialità.
Estrazione revisori Enti Locali
Si ricorda che è operativo sul portale del Dipartimento per la funzione pubblica una funzione di ricerca che agevolmente consente di visualizzare le ultime estrazioni effettuate presso le prefetture delle province della Regione per l’esercizio della funzione di revisore dell’Ente locale.